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AFRAGOLA. Il giudice rinvia l’udienza del Lu.Mo. di un anno. In questa storia hanno perso tutti

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AFRAGOLA – L’altro ieri si è tenuta la tanto attesa udienza sul contenzioso tra l’associazione “Atlantide” e il Comune di Afragola per quanto riguarda l’affidamento del complesso Lu.Mo.

Peccato per chi sperava in una soluzione altamente vantaggiosa dal punto di vista economico poiché il giudice ha ritenuto non necessario e né tanto meno urgente provvedere al caso e quindi ha spostato l’udienza al 22 marzo 2021, con la buona pace degli afragolesi, del sindaco che pur di non nominare la giunta prolunga la sua quarantena nonostante il tampone gli dia esito negativo, della Onlus assegnataria e degli imprenditori occulti che alla fine saranno gli unici a lucrare su quell’impianto se si farà questa consegna di cantiere.

L’impianto Lu.Mo. è la dimostrazione valida di come vanno le cose nella città normanna a nord di Napoli. Arrivano fondi dall’Europa, circa quattro milioni di euro, si rimette a nuovo un impianto polisportivo per regalarlo alla comunità ma al posto di fare le cose alla luce del sole ci si accorda con imprenditori occulti che per ovvi motivi non possono partecipare ad ulteriori gare sul territorio e allora fanno partecipare l’amico proveniente da un’altra provincia, e coincidenza vuole, che sia proprio quest’amico a vincere un appalto che un sindaco integerrimo e volto solo nell’interesse del bene pubblico non avrebbe mai assegnato per mille euro al mese. Passa il tempo e tra l’assegnazione e la consegna del cantiere cambia amministrazione, quelli che arrivano sono della sponda opposta e amici di un ex amico dell’imprenditore occulto che prima della lite tra loro era socio in affari e che per interessi personali o per colpa di una faida interna familiare, con la scusa che il capitolato – oggettivamente – era fatto su misura per far lucrare l’imprenditore che arrivava, cerca di tenere in ostaggio l’amministrazione e la struttura.

Come sempre la verità sta nel mezzo! In questa storia hanno ragione tutti ma chi ne paga le conseguenze, come al solito, è sempre il cittadino. Se non fosse per la bramosia di denaro, per la voglia di vendetta e per l’odio personalistico dei principali attori, oggi quella struttura sarebbe funzionante, nelle mani dell’assegnatario e con la struttura antistante donata al pubblico e alla scuola per l’emergenza Covid. Invece no! All’imprenditore occulto non bastavano i campi di calcetto e una ludoteca con annessa palestra da 400mq, doveva fare anche il ristorante da 100 posti – ammesso che sia possibile fare un’attività del genere in un bene pubblico dato in gestione a scopo sociale – e considerare la struttura un proprio bene dimenticandosi perfino di chi fosse realmente la proprietà, ossia dei cittadini afragolesi.

Per fortuna ci ha pensato il giudice a ricordare che tutto questo non richiede una urgenza tale da poter attirare le attenzioni della magistratura. Adesso si spera solo che le arie dell’imprenditore occulto che spera di arricchirsi alle spalle di una semplice Onlus con i soldi del contenzioso, ossia dei cittadini afragolesi, si sgonfi e comprenda che in realtà non c’è il sudore né suo né di nessun altro in quel complesso ma solo i soldi dei contribuenti, e che alla fine capisca quanto sia stato ingordo e venale a non aver accettato la proposta dell’amministrazione a lasciare l’intero stabile antistante alle scuole Mozzillo e A. Moro.

Ad ora gli afragolesi avrebbero potuto godere degli impianti sportivi e mandare i propri figli a scuola in tutta sicurezza – al di là delle ultime decisioni del governatore De Luca – e gli imprenditori assegnatari compresi quegli occulti avrebbero gestito la loro parte sportiva comprensiva di campi di calcetto, basket e palestra al coperto. E invece? Ancora per un altro anno almeno, quella struttura rimarrà chiusa e in balia dei vandali solo per colpa dell’ignoranza e della tracotanza dei principali attori.

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AFRAGOLA – Rapina shock al centro commerciale ‘Le Porte di Napoli’

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Ad Afragola, nel centro commerciale Le Porte di Napoli, è – da poco – avvenuta una rapina.
Ad intervenire, in via Santa Maria, sono stati i carabinieri di Casoria.
Da una primissima ricostruzione, da verificare, sembra che due persone armate, verosimilmente di pistola, avrebbero messo a segno un colpo in una gioielleria ubicata all’interno del centro commerciale, portando via con sè diversi gioielli e orologi, per poi darsi a gambe levate. 
Le indagini sono in corso. Non ci sarebbero feriti, né sarebbero stati esplosi colpi da arma da fuoco.

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Afragola, uomo sequestrato e picchiato da due uomini del clan

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La Procura di Napoli ha emesso due ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone. I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile di Napoli e il Commissariato di Polizia di Afragola. Le due persone sono ritenute indiziate dei reati di sequestro di persona, detenzione e porto di armi, lesioni e rapina, con l’aggravante dal metodo mafioso.
I fatti sarebbero avvenuti ad Afragola e Somma Vesuviana, con un modus operandi del tutto brutale: la vittima sarebbe stata sequestrata per più di un’ora e picchiata in maniera reiterata.
Il movente è al momento ignoto.

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Afragola, perquisizioni Rione Salicelle: impiegati 200 uomini delle forze dell’ordine

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Numerose le perquisizioni eseguite al Rione Salicelle di Afragola (Napoli). L’operazione è stata compiuta da quasi duecento operatori delle diverse forze dell’ordine. Identificati diversi soggetti, tra cui uno sanzionato per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale, ed effettuati controlli finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del Codice della Strada. Sette i veicoli sottoposti a sequestro amministrativo ed altri 5 rimossi perché già risultanti sequestrati o perché non muniti di assicurazione. Sotto sequestro anche: una pistola a salve priva di tappo rosso, circa 20 chilogrammi di tabacchi privi del marchio del Monopolio di Stato, alcuni involucri di cocaina ed altri di marijuana.

Hanno partecipato alle operazioni congiunte il personale della Squadra Mobile di Napoli, del Commissariato di Afragola, della Polizia Stradale, del Reparto Prevenzione Crimine Campania delle U.O.P.I., delle unità cinofile, dei Carabinieri del Gruppo Castello di Cisterna, del Reparto Mobile, dei Carabinieri della Compagnia di Casoria, e del Reggimento Campania.

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